Il governo di Algeri ha emanato il 23 ottobre un decreto che regolamenta rigidamente il ricorso allo sciopero in vari settori considerati strategici, scrive il sito Tsa. I presidi delle scuole, gli addetti al controllo aereo e marittimo, le guardie forestali, ma anche gli imam – che in Algeria percepiscono uno stipendio da dipendenti pubblici – sono alcune delle categorie di lavoratori a cui è stato vietato di scioperare per, spiegano le autorità, “mantenere la continuità nei servizi pubblici essenziali”. Secondo il quotidiano Le Monde le restrizioni all’attività sindacale rientrano in una più ampia svolta autoritaria intrapresa dalle autorità algerine dopo la dura repressione del movimento di rivolta popolare hirak (2019-2020).

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Questo articolo è uscito sul numero 1536 di Internazionale, a pagina 30. Compra questo numero | Abbonati