Il film di Valérie Donzelli comincia in un terreno che le è familiare. Blanche (Virginie Efira, che interpreta anche la sua sorella gemella) ha il cuore spezzato e cede alla seduzione di una vecchia conoscenza, Grégoire (Melvil Poupaud). I due diventano una coppia, lei rimane incinta e si trasferiscono a Metz. Qui, lontano dalla famiglia di lei, il male mette radici. Adattando il romanzo L’amore e le foreste di Éric Reinhardt, Donzelli si rivolge alla figura del pervertito narcisista. Buono in apparenze, manipolatore in realtà. E quella che sembrava una commedia natalizia si trasforma in una specie di Dracula espressionista. Maroussia Dubreuil, Le Monde

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Questo articolo è uscito sul numero 1561 di Internazionale, a pagina 78. Compra questo numero | Abbonati