08 aprile 2020 12:18

Wuhan riapre le porte

La stazione ferroviaria di Wuhan, dove sono partiti i primi treni l’8 aprile 2020. (Hector Retamal, Afp)

“Quando l’orologio della torre Jianghan Guan ha battuto la mezzanotte, la polizia ha cominciato a rimuovere i blocchi stradali che negli ultimi due mesi hanno tagliato fuori Wuhan dal resto della Cina”, racconta il sito cinese Sixth Tone. “A una stazione di pedaggio, appena i semafori sono diventati verdi, centinaia di auto si sono incolonnate per passare il casello, mettendo fine al blocco totale di Wuhan, la città al centro dell’epidemia di covid-19 in Cina”. L’isolamento della città, capoluogo della provincia dello Hubei, è durato 76 giorni, dal 23 gennaio alla mezzanotte del 7 aprile, e ha colpito 11 milioni di persone, che sono state obbligate a rimanere in casa. In questo periodo sono stati interrotti tutti i trasporti urbani e interurbani: bus, metropolitane, traghetti, voli e treni. In città sono stati registrati 2.571 decessi per covid-19, l’80 per cento di quelli di tutta la Cina.

“Alla stazione dei treni Hankou, Li Xudong sta aspettando il primo treno, quello delle 6.25, per Jingzhou, una città che dista 220 chilometri dal capoluogo provinciale. ‘Devo essere al lavoro per le 8.30, per questo prendo il treno presto’, spiega Li, 57 anni. Era arrivato a Wuhan a fine gennaio, per trascorrere le vacanze di capodanno con la famiglia del figlio. ‘Non vedo l’ora di ripartire, dopo essere rimasto bloccato qui per più di settanta giorni”. L’8 aprile circa 21mila persone sono partite in treno dalla stazione Hankou. Si calcola che in 55mila abbiano comprato un biglietto ferroviario per lasciare Wuhan.

In città restano comunque in vigore le misure di contenimento del virus per prevenire una seconda ondata di contagi. I residenti a Wuhan non possono lasciare il proprio quartiere o la città, se non per evidenti necessità e provando di essere in buona salute.

Intanto nel nordest della Cina, nella provincia dello Heilongjiang, sono stati registrati una trentina di casi di nuovo coronavirus, probabilmente attribuibili a viaggiatori che hanno attraversato il confine con la Russia. Dall’8 aprile la città di Suifenhe è sottoposta a restrizioni simili a quelle che hanno interessato Wuhan nelle ultime settimane.

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