Axios esti, egli è degno: così il quotidiano Ta Nea ricorda – citando il titolo di una sua composizione su versi di Odisseas Elytis – il musicista, politico e attivista Mikis Theodorakis, morto ad Atene il 2 settembre. Noto al pubblico internazionale soprattutto per la colonna sonora del film Zorba il greco, Theodorakis è stato molto di più: coscienza della sinistra greca, incarcerato e torturato durante il regime dei colonnelli, autore di decine di composizioni (dalla musica sinfonica alle colonne sonore) e delle canzoni che hanno accompagnato il ritorno della democrazia in Grecia nel 1974. “La sua morte lascia un vuoto difficile da riempire”, scrive Ta Nea. “Ma allo stesso tempo ci unisce. Oggi tutti lo piangono. Perché Mikis non è ‘loro’. È ‘nostro’. E l’eredità che ci lascia, questo senso di unità, è il miglior epilogo di una vita che non è stata priva di contraddizioni, ma rappresenta un modello per affrontare il futuro”. ◆

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Questo articolo è uscito sul numero 1426 di Internazionale, a pagina 22. Compra questo numero | Abbonati