Cat Power (domino)

Charlyn Marshall, vero nome di Cat Power, ha sempre avuto un rapporto interessante con la religione: è scettica ma indulgente riguardo a tutto ciò che è trascendentale. Ed è per questo che l’inizio di Covers con Bad religion di Frank Ocean risulta appropriato. Per tutto l’album adatta i testi al suo ritmo e ai suoi sentimenti, con l’eccezione di Hate, una sua canzone che reintitola Unhate per eliminare il pop intrinseco dell’originale. Diventano tutti pezzi folk e grezzi, proprio come lei. Probabilmente sono nel suo dna da anni e li canta con il cuore e con il tono rauco della sua voce. La maggior parte dei brani non sono famosi; ci sono classici perduti del country come It wasn’t God who made honky tonk angels di Kitty Wells, dove Cat Power preferisce uno stile fermo e per niente country mentre canta: “È una vergogna che tutta la colpa sia delle donne”. I pezzi che compongono Covers sono tutti bellissimi e acustici, proprio quello che ci aspettiamo da Cat Power. I suoi fan adoreranno questa raccolta, che apre una finestra nell’anima dell’artista. Il filo conduttore potrebbe essere “canzoni che avrei voluto scrivere”. Infatti, a pensarci bene, ognuno di questi brani potrebbe essere uscito dalla penna della cantante di Atlanta, emancipata e disperata.

Greg Walker,
Northern Transmissions

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Questo articolo è uscito sul numero 1443 di Internazionale, a pagina 86. Compra questo numero | Abbonati