Il 9 gennaio la Comunità economica degli stati dell’Africa occidentale (Cédéao) ha ordinato la chiusura delle frontiere con il Mali e ha proclamato un embargo contro il paese. La decisione è stata presa in risposta alla decisione della giunta guidata da Assimi Goita di cancellare le presidenziali e le legislative previste il 27 febbraio, che avrebbero dovuto sancire il ripristino delle istituzioni civili. Un ritorno che sarà posticipato al 2026. La Cédéao ha dato prova di fermezza, scrive Le Pays, perché vuole il ritorno all’ordine costituzionale. Ma altri fanno notare, continua il quotidiano, che a pagarne le conseguenze sarà soprattutto la popolazione civile, e non i militari al potere.

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Questo articolo è uscito sul numero 1443 di Internazionale, a pagina 29. Compra questo numero | Abbonati