Pechino, Cina (Noel Celis, AFP/Getty Images)

“La Cina si prepara a sospendere la campagna che sta portando avanti da più di un anno e mezzo contro le grandi aziende tecnologiche”, scrive il Wall Street Journal. Pechino è preoccupata dal recente peggioramento dell’economia nazionale, dovuto soprattutto alle misure restrittive decise per contrastare la diffusione della variante omicron del virus sars-cov-2, e ha bisogno di sostenere settori in grado di ravvivarla. Tra questi c’è sicuramente l’alta tecnologia, che però sta vivendo un arretramento preoccupante. Dopo l’ondata di inchieste, azioni antitrust e leggi restrittive, in particolare contro le aziende online, il settore si è svalutato e ha registrato una forte perdita di posti di lavoro. Secondo fonti vicine ai vertici di Pechino, per invertire la tendenza le autorità potrebbero per esempio bloccare le regole che limitano il tempo trascorso sulle app. “Il governo comunque spingerà tutte le aziende tecnologiche a trasferirgli l’1 per cento del loro capitale, in modo da verificare se le imprese sono allineate ai suoi indirizzi generali”. Un’operazione di questo tipo è stata già realizzata con la ByteDance, l’azienda proprietaria del social network TikTok, e con la Weibo, una piattaforma simile a Twitter. “L’allentamento della presa sul settore tecnologico”, conclude il quotidiano statunitense, “sarebbe una conferma dell’importanza della stabilità economica per il presidente cinese Xi Jinping, che l’anno prossimo vuole ottenere il terzo mandato”. ◆

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Questo articolo è uscito sul numero 1459 di Internazionale, a pagina 108. Compra questo numero | Abbonati