L’economia globale è ancora una volta alle prese con le tensioni sui mercati finanziari e la minaccia di una recessione. Si sarebbe portati a pensare, scrive l’Economist, che non stia succedendo niente di nuovo. In realtà questa crisi è diversa dalle altre, perché è la conseguenza dell’avvento di un nuovo ordine nell’economia del pianeta, “un cambiamento profondo, come quello che diede vita alla ripresa dalla seconda guerra mondiale o alla liberalizzazione dei mercati e alla globalizzazione negli anni novanta”. In questa nuova era, continua il settimanale britannico, i paesi ricchi probabilmente sfuggiranno alla stagnazione e riusciranno ad affrontare problemi come l’invecchiamento della popolazione e la crisi climatica. Ma all’orizzonte ci sono anche rischi gravi, dal caos sui mercati finanziari (alle prese con scossoni che non si vedevano da decenni) alle difficoltà delle banche centrali (intervenute in ritardo per domare l’inflazione, ai livelli più alti da quarant’anni) fino alla spesa pubblica fuori controllo. ◆

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Questo articolo è uscito sul numero 1482 di Internazionale, a pagina 109. Compra questo numero | Abbonati