Meglio conosciuto come leader dei Black Keys (e rivale di Jack White), Dan Auerbach con il suo progetto parallelo The Arcs ha dimostrato di avere prospettive più ampie. Nonostante conservi un po’ del garage rock della sua band principale, questo gruppo suona unico grazie alla fusione di soul, rnb e psichedelia. E in Electrophonic chronic sfoggia tutta la sua versatilità e bravura con questi generi. Il disco è anche un tributo a Richard Swift, il talentuoso componente del gruppo morto nel 2018. Il primo brano, Keep on dreamin’, rende subito l’idea di quello che ascolteremo, con la voce grezza e toccante di Auerbach sostenuta perfettamente dagli strumenti. In particolare è interessante il lavoro con le chitarre, con assoli emozionanti. A questi elementi si aggiunge anche il senso dell’umorismo e il gusto per il gioco come in Heaven is a place. Electrophonic chronic è fantastico, perché riesce a essere moderno e rétro. È un ascolto obbligato per chi ama il rock, il funk e il soul e per tutti coloro che cercano un lavoro appagante, sia musicalmente sia emotivamente.
Joey Willis,Glide Magazine

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Questo articolo è uscito sul numero 1497 di Internazionale, a pagina 86. Compra questo numero | Abbonati