Democrazia in Perù.
Risponde l’ambasciata
◆ Probabilmente con più dolore che ira, l’autrice dell’articolo Gabriela Wiener (Internazionale 1496) rispecchia con mezze verità – che possono diventare grandi bugie – ciò che preoccupa tutti i peruviani riguardo le enormi carenze in vari settori nel mio paese. Tuttavia, si riconosce il merito a questa democrazia imperfetta di aver ridotto dal 58 al 20 per cento il livello di povertà tra il 2004 e il 2019. Purtroppo, gli effetti della crisi del sistema politico, la pandemia, la pressante siccità degli ultimi due anni e la gestione del governo dell’ex presidente golpista Pedro Castillo hanno segnato un passo indietro negli indicatori socioeconomici e nel benessere di milioni di famiglie. Ma da lì a negare che in Perù regnino lo stato di diritto, la separazione e l’indipendenza dei poteri, le più ampie libertà d’espressione e di stampa, il rispetto degli impegni internazionali in materia di tutela dei diritti umani, o affermare che la polizia ha ricevuto ordini di sparare, è una vera assurdità. La nostra giovane democrazia non era sicuramente preparata ad affrontare adeguatamente queste importanti e massicce proteste da parte dei peruviani più fragili. La via d’uscita da questa crisi, però, non può essere il caos ma una migliore democrazia.
Eduardo Martinetti, ambasciatore del Perù in Italia
L’attenzione degli adulti
◆ Ho letto con interesse l’articolo sul disturbo da deficit dell’attenzione (Internazionale 1496). L’articolo tocca diversi aspetti, dalla medicalizzazione eccessiva agli interessi delle case farmaceutiche. Ho trovato particolarmente interessanti le osservazioni sulla definizione del disagio vissuto da molti adulti nella società attuale. Da tempo osservo le elevate pressioni e aspettative che conducono a un diffuso senso d’inadeguatezza (si riportano sintomi di depressione, burnout, deficit di memoria). Questo articolo aiuta ad avere maggiore consapevolezza del fenomeno, una base da cui partire per migliorare i propri meccanismi di funzionamento, in particolare le capacità di concentrarsi tanto compromesse da internet e dai social network. Personalmente suggerisco la pratica della meditazione, che si dimostra capace di migliorare questi aspetti delle funzioni cognitive.
Dario Alimonti
Errata corrige
◆ Su Internazionale 1496, a pagina 41, il Maine è sulla costa orientale degli Stati Uniti; su Internazionale 1495, a pagina 29, Denys Monastyrskyj era il ministro dell’interno ucraino.
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Questo articolo è uscito sul numero 1497 di Internazionale, a pagina 14. Compra questo numero | Abbonati