La tentacolare città di Gao, nell’est del Mali, non è facile da raggiungere. Situata ai margini del Sahara, si trova a 26 ore di autobus da Bamako. Storicamente, grazie alla sua posizione al centro di un crocevia del commercio transahariano, Gao assorbì costumi e tradizioni diverse, diventando il cuore dell’impero Songhai e una delle città più vitali del Mali. Oggi il sincretismo culturale di Gao è evidente nella sua scena musicale, dove i ritmi forsennati del balani show, un genere di musica elettronica nato nelle feste per strada, si fondono con il pop e i ritmi tradizionali del takamba. Il Gao rap oggi è lo stile più popolare della città ed è emerso nei primi anni duemila, quando molti ragazzi hanno avuto accesso ai software di produzione musicale e ai sintetizzatori. Nel 2017 l’etichetta Sahel Sounds ha pubblicato una compilation su questa scena. Il capo dell’etichetta, Christopher Kirkley, ha notato che molte delle canzoni erano state prodotte dalla stessa persona. “Il nome di Babsy Konate continuava a venire fuori”, dice. La nuova uscita della Sahel Sounds, intitolata Tounga, raccoglie più di un decennio di brani che esemplificano il suono rap di Gao. Babsy Konate è nato in una famiglia di musicisti e ha imparato a produrre da suo fratello Oumar Konate, un chitarrista di successo. “Abbiamo cominciato a fare musica perché accompagnavamo nostro padre, che era il direttore dell’orchestra di Gao”, racconta Konate.
Megan Iacobini de Fazio, Bandcamp Daily

Babsy Konate (Bandcamp)

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Questo articolo è uscito sul numero 1510 di Internazionale, a pagina 86. Compra questo numero | Abbonati