Lo statunitense Brian Christinzio, vero nome di BC Camplight, è un autore rinato da quando una decina di anni fa si è trasferito da Filadelfia a Manchester. La decisione era stata presa come un atto disperato, per mettere un oceano di distanza tra se stesso e le tendenze autodistruttive che lo stavano divorando. Nel Regno Unito Christinzio ha incontrato nuove difficoltà, che però hanno ispirato tre ottimi album, noti anche come la trilogia di Manchester. A un anno e mezzo di distanza da un concerto trionfale dove ha proposto la cover di The king of rock ’n’roll dei Prefab Sprout, nel nuovo disco The last rotation of Earth lo ritroviamo detronizzato e farneticante dopo la fine di una lunga relazione sentimentale. Nessuno come lui riesce a creare spazio per l’art rock e le ballate melodrammatiche, fino ad arrivare a stranezze più impressionistiche come in It never rains in Manchester, mentre i testi sono pervasi da tristezza e umorismo tagliente. Su Twitter Christinzio ha lasciato intuire più volte che questo potrebbe essere il suo ultimo album, anche se Simon Raymonde, capo della sua casa discografica ed ex bassista dei Cocteau Twins, ha dichiarato che vorrebbe andare avanti tutta la vita a pubblicare la musica di BC Camplight. Speriamo che il capo lo convinca.
Joe Goggins, The Skinny

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Questo articolo è uscito sul numero 1512 di Internazionale, a pagina 90. Compra questo numero | Abbonati