Il 12 febbraio migliaia di persone hanno festeggiato ad Abidjan la vittoria della nazionale di calcio (i cui giocatori sono chiamati gli “elefanti”) nella coppa d’Africa. “Sfida superata”, scrive il quotidiano filogovernativo Fraternité Matin. “Il trofeo è andato ai padroni di casa, la Costa d’Avorio, che può sfoggiare il terzo titolo continentale. La confederazione africana di calcio (Caf) ha avuto la sua miglior organizzazione del torneo. Infine la Costa d’Avorio ha guadagnato visibilità e prosperità”. Sul piano politico “le autorità sono riuscite a unirsi intorno a una causa comune: il calcio”, scrive il sito di Rfi. L’anno prossimo sono previste le elezioni e “il governo avrà un punto in più a suo favore, perché la coppa d’Africa gli ha permesso di mostrare il buono stato delle infrastrutture del paese”. La Costa d’Avorio ha speso 927 milioni di euro per realizzare quattro nuovi stadi, rinnovarne altri due, costruire strade, hotel e altre strutture. Ora dovrà vedere se riuscirà a usare gli stadi tutto l’anno, osserva la radio Deutsche Welle, facendo notare che quelli costruiti per il torneo in altri paesi sono spesso in stato di abbandono. ◆

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Questo articolo è uscito sul numero 1550 di Internazionale, a pagina 23. Compra questo numero | Abbonati