Alla fine di marzo 2023, Ricardo Cabral è arrivato nel suo studio nel centro di Porto, in Portogallo, e si è imbattuto in un avviso di sfratto da parte del proprietario. Nei dieci anni precedenti lo studio, noto alla gente del posto come Quarto escuro, era diventato un punto di riferimento della scena musicale di Porto ed era legato alla Saliva Diva, un’etichetta indipendente. Sono stati proprio Cabral e Manuel Molarinho, il suo compagno nella band Baleia Baleia Baleia, a creare la Saliva Diva nel 2020 per pubblicare la loro musica. Poi è arrivata la pandemia, che ha cambiato il progetto. Tra la fine del 2020 e l’inizio del 2023 hanno trasformato la Saliva Diva in un’organizzazione che si muove a due velocità: “Abbiamo sette o otto persone diverse che gestiscono tutte le decisioni dell’etichetta”, spiega Molarinho. “I dischi vengono pubblicati quando tutti sono d’accordo”, dice Cabral. È impressionante che il 2023 sia stato l’anno più prolifico dell’etichetta, considerando che la chiusura improvvisa del Quarto escuro ha significato, in qualche modo, la scomparsa della loro base operativa. Molarinho e Cabral sono preoccupati per l’aumento degli affitti a Porto. “È fondamentale che una città sia economica per rimanere culturalmente vivace”, dicono. Un anno dopo la chiusura dello studio, stanno cercando di ricostruire la stessa magia in un altro luogo della città, ma sanno che il padrone di casa potrebbe bussare di nuovo.
Miguel Rocha, Bandcamp

Manuel Molarinho (dr)

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Questo articolo è uscito sul numero 1564 di Internazionale, a pagina 90. Compra questo numero | Abbonati