Il colosso energetico Bp ha deciso di rinunciare all’obiettivo di tagliare la produzione di greggio e gas naturale entro il 2030. Secondo la Reuters, la scelta dell’amministratore delegato Murray Auchincloss è stata dettata dalla necessità di “riconquistare la fiducia degli investitori”. Nel 2020 il gruppo aveva lanciato un piano ambizioso che prevedeva la riduzione delle fonti fossili del 40 per cento entro il 2030, aumentando la produzione di energia da fonti rinnovabili. Ma già a febbraio del 2024 l’azienda aveva annunciato l’abbassamento dell’obiettivo al 25 per cento, quando i suoi dirigenti hanno capito che “gli investitori preferivano i guadagni immediati alla transizione energetica”.

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Questo articolo è uscito sul numero 1584 di Internazionale, a pagina 104. Compra questo numero | Abbonati