Tbilisi, 6 dicembre 2024 (Vlada Liberova, Libkos/Getty)

In Georgia continuano le proteste contro il governo populista e filorusso, cominciate il 28 novembre dopo che il premier Irakli Kobakhidze aveva annunciato la sospensione dei negoziati per l’ingresso nell’Unione europea. Ogni sera migliaia di persone continuano a manifestare davanti al parlamento georgiano, nel centro di Tbilisi, nonostante gli arresti – finora più di trecento – e la brutale repressione della polizia. Per questo l’Unione europea ha annunciato di valutare nuove sanzioni contro il governo georgiano. Tuttavia, spiega Euronews, l’Ungheria del sovranista Viktor Orbán ha già fatto sapere che si opporrà a qualsiasi misura contro Tbilisi.

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Questo articolo è uscito sul numero 1593 di Internazionale, a pagina 36. Compra questo numero | Abbonati