I libri italiani letti da un corrispondente straniero. Questa settimana la freelance norvegese Eva-Kristin Urestad Pedersen.

Il nome di Giovanni Falcone evoca una sensazione di forza, resistenza e perseveranza. Nonostante sia un punto di riferimento della storia italiana recente, Falcone sembra essere una figura sempre più lontana e rischia di diventare un fatto storico, più che una persona. Con Solo è il coraggio Roberto Saviano riesce a invertire questa tendenza e fa vivere al lettore alcune delle sensazioni e delle emozioni che avrà dovuto vivere il magistrato, portandoci in anni così decisivi per la Sicilia e per l’Italia. È un libro lungo e a volte complicato da leggere. Anche se è scritto in un linguaggio coinvolgente, un minimo di conoscenza di quegli avvenimenti può aiutare il lettore a navigare nelle oltre cinquecento pagine che Saviano ha voluto scrivere per raccontare Giovanni Falcone. Dico “raccontare Giovanni Falcone” e non la storia del giudice antimafia, perché anche se questo può essere letto come un libro di storia, con fonti numerose e solide, Roberto Saviano ha scritto un romanzo vero e proprio. E in questo romanzo credo che il vero protagonista non sia Falcone, ma il coraggio stesso con cui riuscì a sopportare e a vincere contro delusioni, provocazioni e tanto dolore. ◆

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Questo articolo è uscito sul numero 1481 di Internazionale, a pagina 90. Compra questo numero | Abbonati