I libri italiani letti da un corrispondente straniero. Questa settimana la freelance norvegese Eva-Kristin Urestad Pedersen.

Che vuol dire queer? Cos’è una famiglia queer? Queste e altre domande si è posta Michela Murgia nella prima parte del suo libro, uscito postumo, Dare la vita. Non sono domande banali, anzi, sono concetti fondamentali di un dibattito che ci riguarda tutti e che Murgia senza dubbio ci aiuta a capire meglio. Nella seconda parte del libro l’autrice si concentra su una discussione ben più precisa: la gestazione per altri (gpa). Al cuore del dibattito c’è un quesito semplice: perché dovremmo impedire una pratica che dà vita? È sufficiente ribattere che per alcune donne, la gpa equivale a essere sfruttate? Se invece si facesse con la protezione della legge e non senza, come succede quasi ovunque? Anche per chi, come me, non è sempre d’accordo con Michela Murgia, credo sia impossibile non apprezzare lo sforzo intellettuale considerevole di questo monologo. La voglia della scrittrice di comunicare, di esprimersi, è scintillante e il risultato è una lettura molto stimolante che apre gli occhi a orizzonti e punti di vista non comuni. Di conseguenza sono convinta che Dare la vita diventerà, se non lo è già, una lettura obbligatoria per chiunque si interessi a uno dei dibattiti fondamentali dei nostri tempi. ◆

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Questo articolo è uscito sul numero 1556 di Internazionale, a pagina 82. Compra questo numero | Abbonati