Kathrin Demmelhuber, EyeEm/Getty Images

Non sprecare nessuna occasione. Diventare un buon prodiere. Tuffarmi nelle acque cristalline del Dodecaneso. Cercare i nostri eguali, osare riconoscerli. Lasciare l’Europa. Non farla più difficile di quanto lo è già. Vai Lokomotiv Prenestino, impara lo schema flex. Tatuarmi un piccolo coccodrillo. Padel e surf. Andare a vivere a più di mille metri d’altitudine. Fare ordine nella cassetta degli attrezzi. Imparare l’arte del lettering a mano. Viaggiare a piccole dosi ma con regolarità. Sempre e comunque antifascista. Più sala, meno streaming. Cambiare spesso i miei percorsi. Studiare la Bibbia. Imparare a usare l’idropulitrice. Più vasche e meno batoste. Un tetto sulla testa, ma con i soffitti altissimi. Donna, vita, libertà. Smettere di fumare. Allargare i miei orizzonti alimentari. Non dare mai niente per scontato. Mezz’ora al giorno di esercizi. Migliorare lo sfondo delle riunioni su Zoom. Rispettare il buon proposito dell’anno scorso. Quel giorno mettermi una maschera da Spider-Man. Imbroccare il format. Trovare il giusto spazio. Ingrassare. Più stretching. Dare un senso alla mia patente di guida. Arrabbiarsi di meno ma chiedere di più. Fare una vacanza al mare d’inverno. Andare allo stadio. Coltivare l’amicizia con gli animali non umani. Leggere. Smettere di accumulare roba. Non ho nessuna intenzione di commettere gli stessi errori della Telefunken. Districarmi nella giungla delle mie password. Più polaroid, ma sempre e solo all’asciutto. Prendere la patente. Trovare le soluzioni. Inventare.

Come ogni anno, questi sono i buoni propositi della redazione di Internazionale. E i vostri? ◆

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Questo articolo è uscito sul numero 1492 di Internazionale, a pagina 9. Compra questo numero | Abbonati