06 maggio 2015 08:41

Circa duemila manifestanti si sono scontrati con la polizia fuori dell’edificio del governo di Skopje, la capitale della Macedonia. Chiedevano le dimissioni del primo ministro Nikola Gruevski, coinvolto in uno scandalo intercettazioni. Secondo il ministro dell’interno, una decina di agenti è rimasta ferita durante gli scontri durati due ore. I manifestanti hanno dato fuoco a cassonetti e lanciato pietre contro la polizia, che ha risposto con gas lacrimogeni.

Una manifestante seduta per terra, davanti al cordone della polizia a Skopje, in Macedonia. (Ognen Teofilovski, Reuters/Contrasto)
Poliziotti aiutano un collega ferito negli scontri. (Tomislav Georgiev, Afp)
Una manifestante controlla il cellulare vicino all’immondizia incendiata durante le proteste a Skopje. (Ognen Teofilovski, Reuters/Contrasto)

Il conservatore Gruevski è al potere da nove anni e la sua disputa con il leader dell’opposizione socialdemocratica Zoran Zaev minaccia la fragile democrazia macedone. Negli ultimi mesi Zaev ha pubblicato l’intercettazione di una conversazione, a cui avrebbe partecipato anche il premier, per sistemare alcuni rappresentanti del partito al governo nell’amministrazione pubblica. In un’altra intercettazione, Gruevski avrebbe cercato di coprire la morte di un ragazzo di 22 anni, picchiato dalla polizia durante le celebrazioni post elettorali del 2011. Il premier ha negato le accuse, definendo le intercettazioni un complotto di spie straniere.

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