19 agosto 2004 00:00

Del dibattito sulla bandana di Silvio Berlusconi interessano poco gli aspetti stilistici: cioè se fosse più elegante indossare un panama oppure se la camicia dovesse avere due o tre bottoni aperti. Neppure interessa sapere se sia una trovata estiva del marketing di Fininvest oppure il segno di un impazzimento definitivo. Ognuno si veste come vuole e ha diritto alla sua pazzia. Quello che offende, nella bandana bianca e nell’allegro shopping in compagnia di Tony e Cherie Blair, è che avviene mentre è in corso un drammatico conflitto dove i soldati italiani e britannici sono coinvolti in prima linea. Prima ci trascinano in una guerra, poi si esibiscono nelle piscine terrazzate di Porto Rotondo. Come se niente fosse. E allora viene in mente quel sonetto di Giuseppe Gioachino Belli, I sovrani del mondo vecchio, che comincia così: “C’era una volta un Re cche ddar palazzo / mannò ffora a li popoli st’editto: / – Io so’ io, e vvoi nun zete un cazzo”.

Internazionale pubblica ogni settimana una pagina di lettere. Ci piacerebbe sapere cosa pensi di questo articolo. Scrivici a: posta@internazionale.it