21 ottobre 2009 00:00

1. Auto-tune the news #9: Nobel. Health care. United Nations

“Tun tun tun… seamos un pelín mejores… y un poco menos egoistas!”. Il caudillo Hugo Chávez attacca da gran chitarrista, in gran forma alle Nazioni Unite. Poi si uniscono Obama e Gordon Brown. Tutto nello spassoso mixer del format video-virale inventato da Michael Gregory. Tre minuti di blob geniale: base r&b, spezzoni di news con annunciatori e politici i cui parlati vengono trasformati in canto via software Auto-Tune, per un commento satirico sul nobel a Obama e sulle tanto attese riforme sanitarie.

**2. Gurrumul, * Gurrumul history (I was born blind)***

Dall’altra parte del globo, ecco un signore che non ha bisogno di software: è un aborigeno australiano di 39 anni, cieco dalla nascita, privo di cane e di bastone ma dotato di chitarra, didgeridoo e voce pazzesca. La canzone in cui riassume la sua storia (dall’album autotitolato, importato dalla Edel), è l’unica in inglese. Per capire le altre, meglio masticare i dialetti yolnu del nordest. Conviene chiudere gli occhi e ascoltarlo come un ancestrale strumento down under, che estrae dalla natura e dalla vita melodie dolcemente dolorose.

**3. Black Crowes, *Hard to handle ***

Gli eruditi dell’rnb preferiscono la versione originale del 1968, del grande Otis Redding; i fricchettoni, quella anni settanta dei Grateful Dead. Ma la cover con cui si fece conoscere intorno al 1990 la banda più rock’n’roll di Atlanta, Georgia, è quella preferita da Laura Rampini, la disabile più spericolata d’Italia, per i viaggi americani. Una che vive tra carrozzella e paracadute e che gira per il mondo insieme al compagno di sventure Filippo Landi. Il loro progetto Liberamondo (liberamondo.com) vuole dimostrare che c’è un mondo accessibile a tutti.

Internazionale, numero 818, 23 ottobre 2009

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