12 maggio 2010 00:00

1. Perturbazione, Mao Zeitung

Intrigo internazionale per la pregiata band torinese che si riaffaccia sulle scene con* Del nostro tempo rubato*. Una specie di Exile on porta Palazzo che ritaglia l’Italia e la sparpaglia in un album di figurine pop da collezione: meditazioni fischiettabili e giochi surreali, suggestioni colte e garage ermetici. Apre le danze, prossimamente in anteprima video su internazionale.it, un pezzone da competizione starring Sun Xuechen, impiegata di banca cinese a Torino, cooptata per rinforzare la joint venture tra il mondo reale e la grande fantasia della band.

**2. Gianna Nannini,* Ragazzo dell’Europa***

“Viaggi con quell’aria precaria / sembri quasi un poe­ta dentro ai tuoi boulevard”: risale al 1982, questo bello impossibile della Giannona nazionale. Che ha sempre suscitato simpatia immediata, di tipa da caricare in macchina e portarsi dietro: per cui è il personaggio giusto per lanciare un nuovo format di consumo musicale. Ecco allora la sua app per iPhone. La navigazione è migliorabile, ma tutto passa, con un clic a squarciagola, a partire da: “Tu che guardi verso di me hai visto i tori nel sonno e hai lasciato Madrid”.

3. Paola Turci, Goccia

Quando arriva, la pioggia primaverile può essere simpatica. Dopo qualche ora, ci si riscopre meteoropatici. Dopo un giorno, ci s’imbroncia di brutto. Al terzo giorno l’unica consolazione arriva dalla musica: un banjo distratto, un country casereccio e un po’ fradicio d’amore, composto da Naif Herin e interpretato da Paola Turci. Come certi angoli di campagna che da offrire hanno solo la diffusa piacevolezza dell’esserci, una canzone fatta per starsene lì, e sottrarsi agli scrosci di stress che vengono giù a catinelle, sotto un ombrello di spirito femminile.

Internazionale, numero 846, 14 maggio 2010

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