Sagiv Jehezkel, attaccante israeliano dell’Antalyaspor, mostra una scritta sul polso dopo aver segnato un gol contro il Trabzonspor, il 14 gennaio 2024. (Handout, DHA Demiroren News Agency)

Due calciatori israeliani che giocano nella Süper Lig, la prima divisione del campionato turco, sono stati accusati d’incitamento all’odio per aver manifestato, nel centesimo giorno del conflitto tra Israele e Hamas, il loro sostegno agli ostaggi detenuti nella Striscia di Gaza.

Sagiv Jehezkel, attaccante di 28 anni dell’Antalyaspor, è stato rilasciato il 15 gennaio dalla polizia in attesa del processo. Era stato arrestato la sera del 14 gennaio dopo aver indossato durante una partita di campionato una fascia al polso con la scritta “100 giorni, 7/10”, la data dell’attacco senza precedenti di Hamas in territorio israeliano.

Anche un altro giocatore israeliano, Eden Karzev, 23 anni, sta avendo problemi con il suo club, il Başakşehir, dopo aver pubblicato su Instagram il messaggio “100, riportateli a casa adesso”.

Il Başakşehir, club considerato vicino al presidente turco Recep Tayyip Erdoğan, ha annunciato un’indagine disciplinare contro il giocatore , secondo l’emittente turca Ntv.

Il ministero degli esteri israeliano ha reagito all’arresto di Jehezkel affermando che tornerà a casa “oggi stesso”.

“La Turchia è diventata una dittatura che rinnega i valori umani e sportivi”, ha dichiarato il ministro degli esteri Yisrael Katz. “Chiunque arresti un calciatore per un gesto di solidarietà nei confronti di 136 persone rapite da un gruppo terroristico è fautore di una cultura dell’odio”.

Katz ha invitato la comunità internazionale e gli organismi sportivi ad agire contro la Turchia.

Jehezkel e Karzev sono gli unici giocatori israeliani del campionato turco.

Le autorità israeliane hanno invitato i loro cittadini a lasciare la Turchia dopo l’inizio della guerra a Gaza a causa del forte sentimento filopalestinese presente nel paese.

Erdoğan ha più volte definito Israele uno “stato terrorista”.

“Preoccupato per gli ostaggi”

Jehezkel, arrestato al termine della partita ed escluso dal suo club, si è difeso affermando di non essere “favorevole alla guerra, ma solo preoccupato per gli ostaggi”, secondo Ntv.

Il ministro della giustizia turco Yılmaz Tunç ha dichiarato sul social network X che “la procura di Antalya ha aperto un’inchiesta contro Jehezkel per incitamento pubblico all’odio”.

Secondo Tunç, il messaggio di Jehezkel “è una chiara dimostrazione di sostegno all’offensiva israeliana nella Striscia di Gaza”.