Quasi seicento ex funzionari dell’apparato di sicurezza israeliano, tra cui il Mossad e lo Shin Bet, hanno chiesto al presidente degli Stati Uniti Donald Trump di fare pressione su Benjamin Netanyahu affinché ponga fine all’operazione militare di Israele a Gaza e riporti così “a casa gli ostaggi”.
“Fermate la guerra a Gaza!”, è scritto nella lettera del movimento “Comandanti per la sicurezza di Israele” (Cis), firmata da 550 ex capi delle spie, militari, funzionari di polizia e diplomatici e resa pubblica nella notte tra domenica e lunedì.
“Abbiamo il dovere di farci sentire”, avverte Ami Ayalon, ex direttore dello Shin Bet, il servizio di sicurezza interna, in un video diffuso dal movimento a corredo di questa lettera.
“Questa guerra è iniziata come una guerra giusta, una guerra difensiva. Ma una volta raggiunti tutti i suoi obiettivi militari e ottenuta una brillante vittoria militare contro tutti i nostri nemici, ha cessato di essere una guerra giusta. Sta portando lo Stato di Israele a perdere la sua sicurezza e identità”, afferma Ayalon.
Tre ex capi del Mossad (Tamir Pardo, Efraim Halevy, Danny Yatom), cinque ex dirigenti dello Shin Bet (Nadav Argaman, Yoram Cohen, Ami Ayalon, Yaakov Peri, Carmi Gilon) e tre ex capi dello stato maggiore (Ehud Barak, Moshe Bogie Yaalon, Dan Halutz) sono tra i firmatari della lettera e compaiono nel video.
“Ognuno di questi individui ha partecipato a riunioni di gabinetto, ha operato negli ambienti più riservati, ha partecipato a tutti i processi decisionali più sensibili e delicati”, sottolinea la voce fuori campo del video, trasmesso da Army Radio X. Insieme “hanno oltre mille anni di esperienza in sicurezza nazionale e diplomazia”, sottolinea.
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“A nome della Csi, il più grande gruppo israeliano di ex generali dell’esercito, del Mossad, dello Shin Bet, della polizia e di corpi diplomatici equivalenti, vi esortiamo a porre fine alla guerra a Gaza. L’avete fatto in Libano. È ora di farlo anche a Gaza”, hanno implorato Donald Trump.
“L’Idf (l’esercito israeliano) ha da tempo raggiunto i due obiettivi che potevano essere raggiunti con la forza: smantellare le formazioni militari e il governo di Hamas”, ritengono i membri della Csi. “Il terzo, e il più importante, può essere raggiunto solo attraverso un accordo: riportare a casa tutti gli ostaggi”.
“Come professionisti, crediamo che Hamas non rappresenti più una minaccia strategica per Israele, e la nostra esperienza ci dice che Israele ha tutto ciò che serve per gestire le sue residue capacità terroristiche, a distanza o in altro modo”, affermano.
“Rintracciare i restanti alti funzionari di Hamas potrà essere fatto più tardi”, ma “gli ostaggi non possono aspettare”. “La vostra credibilità presso la stragrande maggioranza degli israeliani rafforza la vostra capacità di guidare il primo ministro Netanyahu e il suo governo nella giusta direzione”, aggiungono i firmatari: “Porre fine alla guerra, restituire gli ostaggi, porre fine alle sofferenze e formare una coalizione regionale-internazionale che aiuti l’Autorità Nazionale Palestinese (una volta riformata) a offrire ai cittadini di Gaza e a tutti i palestinesi un’alternativa ad Hamas e alla sua ideologia perversa”.
“Siamo sull’orlo della sconfitta”, commenta l’ex direttore del Mossad Tamir Pardo nel video. “Ciò a cui il mondo sta assistendo oggi è ciò che abbiamo fatto”, si lamenta a proposito delle terribili condizioni umanitarie nel territorio palestinese assediato.
“Ci stiamo nascondendo dietro una menzogna che abbiamo inventato noi stessi. Questa menzogna è stata venduta al pubblico israeliano e il mondo ha capito da tempo che non riflette la realtà”.
“Abbiamo un governo che i fanatici messianici hanno guidato in una certa direzione irrazionale”, ha dichiarato Yoram Cohen (Shin Bet). “Sono una minoranza (…) ma il problema è che la minoranza controlla la politica”.