11 marzo 2021 12:00

La Guinea è un paese da tempo instabile e negli ultimi decenni ci sono stati molti abusi da parte delle forze dell’ordine per reprimere manifestazioni e altre forme di dissenso. Le organizzazioni in difesa dei diritti umani denunciano uccisioni, arresti arbitrari, uso della violenza contro i manifestanti, torture e minacce.

Dalla fine del 2019 la situazione nel paese dell’Africa occidentale è peggiorata, dopo la decisione del presidente Alpha Condé di modificare la costituzione per potersi candidare a un terzo mandato. Le manifestazioni contro la sua candidatura sono state represse con violenza e a luglio del 2020 si registravano almeno cinquanta morti, 200 feriti e decine di arresti arbitrari tra i manifestanti.

Il 18 ottobre 2020 Condé ha vinto le elezioni, che sono state caratterizzate da irregolarità e da nuove violenze. Secondo Amnesty international gli scontri avvenuti nei giorni successivi allo scrutinio hanno causato altri 16 morti, mentre gli attivisti denunciano una trentina di vittime, anche tra le forze dell’ordine, e centinaia di arresti.

Il video di Davide Lemmi e Marco Simoncelli.

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