Durante la Feria internacional del libro de Bogotá, che si è conclusa il 2 maggio, sia il presidente colombiano Gustavo Petro sia Luiz Inácio Lula da Silva, presidente del Brasile, paese ospite d’onore della fiera, hanno citato il romanzo di José Eustasio Rivera, La voragine. Con “parole che brillano ancora come stelle” Rivera ha mostrato come “la distruzione della giungla riempie di vuoto gli esseri umani”, ha detto Petro. La fiera di quest’anno ha celebrato il rapporto tra letteratura e natura, e il romanzo di Rivera, scritto cento anni fa e ambientato in Amazzonia, si può considerare un precursore della ecoletteratura odierna. Non solo. La voragine evoca anche la storia coloniale della regione, fino agli abusi inflitti agli indigeni dall’industria della gomma. Lo scontro tra coloro che vogliono dare priorità alla protezione dell’ambiente e chi pensa solo al profitto e allo sviluppo economico è particolarmente attuale. Colombia e Brasile ufficialmente sono impegnati in uno sforzo di conservazione dell’ecosistema amazzonico, ma la deforestazione non si ferma. The Economist

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Questo articolo è uscito sul numero 1561 di Internazionale, a pagina 80. Compra questo numero | Abbonati