I libri italiani letti da un corrispondente straniero. Questa settimana la freelance norvegese Eva-Kristin Urestad Pedersen.

Una goccia di realtà, e tante risate. Non so come descrivere questo libro. È un saggio? Direi di no. Un romanzo non è di sicuro. Un racconto? Nemmeno. Le parole più precise che sono in grado di trovare per presentare Estranei di Alessandro Gazzoli sono che il libro è “una goccia di realtà”. Una goccia di qualcosa d’indiscutibilmente vero nella marea di supposizioni e pensieri speranzosi di vari tipi che dominano la perenne discussione sull’immigrazione in Italia (come in altri paesi). Gazzoli ha descritto il suo primo anno come professore di italiano in un centro per l’educazione degli adulti, una scuola frequentata soprattutto da stranieri. Può sembrare noioso, ma non lo è, per niente. Gazzoli scrive con evidente, anche se discreta, umanità e un umorismo potente che rende ogni pagina, ogni giorno di scuola, una gioia da seguire. Almeno per chi legge.
Estranei non offre un argomento pro o contro, non prende una parte o l’altra, descrive semplicemente una realtà piena di piccole gioie e tragedie, una realtà che non possiamo pretendere d’ignorare. E fa tutto questo in un modo incantevole. ◆

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Questo articolo è uscito sul numero 1561 di Internazionale, a pagina 80. Compra questo numero | Abbonati