Ecco un onesto film per famiglie, bello da vedere, che prende spunto dall’ennesimo e un po’ pedante tema astratto, tipico della Pixar: cosa succede se acqua e fuoco s’innamorano? L’ambientazione è, guarda un po’, una fiabesca realtà alternativa: nella coloratissima e vivace Elemental City, fuoco, acqua, terra e aria convivono più o meno in armonia, anche se hanno un bigotto sistema di caste per cui “gli elementi non si mischiano” e il fuoco è guardato un po’ dall’alto in basso. Ember è una giovane fiammante, fiera figlia d’immigrati. Di lei s’innamora l’acquatico Wade, che per conquistarla dovrà convincere non solo Ember, ma anche le loro famiglie. Poco importa se l’età dell’oro della Pixar sia alle nostre spalle o no. Quello che preoccupa è che Elemental sembra creato con una formula precisa, da algoritmo, e il suo aspetto visivo è meno interessante di quanto ci si poteva aspettare. Detto questo, sopravvive un certo idealismo dolce e ottimista, fiamma che la Pixar deve tenere viva.
Peter Bradshaw, The Guardian

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Questo articolo è uscito sul numero 1517 di Internazionale, a pagina 88. Compra questo numero | Abbonati