Sono passati più di dieci anni dall’uccisione di quattro civili afgani per mano di militari australiani sotto il comando del caporale Ben Roberts-Smith, ma le vedove non sono mai state contattate dal governo di Canberra, scrive The Saturday Paper, che le ha raggiunte nella provincia afgana dell’Helmand. Le donne, pronte a testimoniare sui crimini di guerra commessi dalle truppe, chiedono giustizia e un risarcimento, visto che la morte dei mariti ha gettato le loro famiglie nella miseria. A giugno Roberts-Smith aveva perso una causa di diffamazione: il giudice aveva ritenuto credibili le accuse contro l’ex caporale riguardo ai quattro omicidi.

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Questo articolo è uscito sul numero 1539 di Internazionale, a pagina 37. Compra questo numero | Abbonati