Chikwawa, Malawi, 2018 (Eldson Chagara, Reuters/Contrasto)

Alla fine di novembre dal Malawi è partito un volo diretto in Israele con a bordo 221 lavoratori agricoli. Altri viaggi sono attesi nelle prossime settimane. Come ha spiegato l’ambasciatore israeliano Michael Lotem in un’intervista al quotidiano di Blantyre The Nation, gli accordi che hanno portato a questi trasferimenti nascono dalla necessità di trovare manodopera per le fattorie in Israele, dove 350mila cittadini sono stati reclutati per la guerra contro Hamas. In cambio, precisa Lotem, “i malawiani guadagneranno 1.500 dollari al mese e acquisiranno competenze preziose”. L’iniezione di valuta straniera è particolarmente importante per il Malawi, uno dei paesi più poveri al mondo, attualmente alle prese con il carovita e la penuria di beni essenziali. Il governo del presidente Lazarus Chakwera però è stato criticato per aver tenuto segreto questo piano.

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Questo articolo è uscito sul numero 1541 di Internazionale, a pagina 24. Compra questo numero | Abbonati