Richard Pierrin, Afp/Getty

“Il 18 gennaio le bande criminali hanno preso d’assalto Solino, un quartiere strategico di Port-au-Prince, costringendo gli abitanti a rifugiarsi nelle loro case. Molti altri”, riporta il giornale Gazette Haïti, “sono scappati ( nella foto ) a piedi o in moto per mettersi al riparo dalla violenza, portandosi dietro solo qualche vestito”. Negli scontri a fuoco, che sono andati avanti per quattro giorni, sono morte almeno 24 persone. Oggi i gruppi armati controllano circa l’80 per cento della capitale e la caduta eventuale di Solino gli aprirebbe la strada per espandersi nelle poche zone ancora sicure.

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Questo articolo è uscito sul numero 1547 di Internazionale, a pagina 26. Compra questo numero | Abbonati