Realizzare una commedia ben scritta, ben recitata, alla mano, pensata per un pubblico adulto e mediamente raffinato, e spedirla in sala era una onorevole tradizione hollywoodiana. Oggi quei film sono diventati merce rara. La scrittrice e regista Nicole Holofcener, che vi piaccia o no, cerca comunque di tenere alta la bandiera dei film arguti sulle crisi di mezza età. A dire il vero è una brillante anche se un po’ estenuante, più amara che dolce, commedia sulla disillusione. Newyorchesi di mezza età, articolati e depressi, con lavori di classe e figli ventenni problematici, hanno incontri casuali in negozi di lusso o per strada e poi passano tanto tempo a confessarsi le conversazioni che hanno avuto. È un modello reso celebre da Woody Allen e Nora Ephron, anche qui le risate sono sostituite da sussulti e gemiti.
Peter Bradshaw, The Guardian

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Questo articolo è uscito sul numero 1549 di Internazionale, a pagina 80. Compra questo numero | Abbonati