Ethan Miller, Getty

“Nel mondo dell’hockey sul ghiaccio canadese si torna a parlare di abusi sessuali”, scrive il Globe and Mail. Cinque giocatori – Alex Formenton, Carter Hart, Michael McLeod, Cal Foote e Dillon Dubé ( nella foto ) – sono stati incriminati per aggressione sessuale. I fatti risalgono al 2018, quando una donna di 24 anni andò dalla polizia sostenendo di essere stata aggredita da otto giocatori, alcuni dei quali facevano parte della nazionale giovanile, dopo la cena per una raccolta fondi a London, in Ontario. Gli agenti aprirono un’inchiesta ma la chiusero pochi mesi dopo. Nel 2022 si è saputo che la donna aveva raggiunto un accordo extra-giudiziale con Hockey Canada, la federazione nazionale. Si è scoperto anche che la federazione aveva fatto altri accordi di questo tipo negli anni. A quel punto la polizia di London ha deciso di riaprire il caso. A fine gennaio del 2024 sono state annunciate le incriminazioni. Durante una conferenza stampa Thai Truong, il capo del dipartimento di polizia di London, si è scusato con la donna per non aver fatto abbastanza per raccogliere le prove durante la prima indagine. Anche la National hockey league, la lega professionistica che comprende squadre canadesi e statunitensi, ha aperto un’inchiesta. Tutti i giocatori accusati sostengono di essere innocenti.

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Questo articolo è uscito sul numero 1549 di Internazionale, a pagina 30. Compra questo numero | Abbonati