Francisco Mignone (1897-1986) era un compositore brasiliano d’origine italiana. Con l’eccezione dei pezzi per piano, è stato meno prolifico del compatriota Heitor Villa-Lobos o di Ottorino Respighi, che era uno dei suoi modelli. La sua ammirazione più intensa era però per un altro compositore italiano. Pieno di dubbi sulla sua identità artistica e sui movimenti che aveva seguito negli anni (dal nazionalismo all’avanguardia in tutte le sue forme), nel corso di un concerto privato Mignone fece una sorta di coming out: stava interpretando al piano una delle sue Valsas da esquina, quando improvvisamente s’interruppe e cominciò E lucevan le stelle, una celebre aria della Tosca di Puccini, gridando: “Ecco la mia vera musica!”. Tante passioni così varie lasciano il segno nella sua opera. Qui troviamo due delle Valsas, alcuni melodici pezzi brevi, tanto facili quanto deliziosi nella loro ispirazione folcloristica, e le ambiziose Sonatinas del 1949. I dischi dedicati al pianoforte di Mignone sono pochi, ma nessuno è al livello di questo: l’agilità ritmica e la signorilità naturale di Martin Jones donano a tutto una grandissima dignità. Pare che sia il primo di una serie di album dedicati alla musica brasiliana per pianoforte del ventesimo secolo. Speriamo!
Gérard Belvire, Classica

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Questo articolo è uscito sul numero 1553 di Internazionale, a pagina 86. Compra questo numero | Abbonati