Simon Harris è stato eletto il 24 marzo leader del partito di centrodestra Fine Gael e quindi diventerà a 37 anni il primo ministro più giovane nella storia dell’Irlanda. Harris era l’unico candidato a quest’elezione interna, indetta dopo le dimissioni a sorpresa del primo ministro Leo Varadkar, il 20 marzo. Il 9 aprile Harris diventerà premier (taoiseach in gaelico) di un governo di coalizione che guiderà il paese fino alle elezioni del marzo 2025. Come sottolinea Fintan O’Toole sull’Irish Times, la parabola politica di Harris, che era stato ministro della salute in un esecutivo precedente, mostra che non si governa il paese grazie ai risultati ottenuti: “Abbiamo una cultura politica per la quale non si arriva a guidare un’azienda aggiustando i sistemi rotti. Si sopravvive alle loro disfunzioni. Harris non sta per diventare il nostro leader perché ha dimostrato di poter risolvere problemi cronici. È arrivato in alto senza lasciare traccia, che nella politica irlandese contemporanea è il percorso perfetto per ottenere il potere. Un profilo mediatico positivo e buone prestazioni nelle interviste sono le prove da superare”. ◆

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Questo articolo è uscito sul numero 1556 di Internazionale, a pagina 26. Compra questo numero | Abbonati