Questo adattamento del classico anni settanta di Judy Blume, è un film dolce e fin troppo leggero su una ragazza di dodici anni, intelligente e un po’ solitaria, in ansia per l’arrivo dell’adolescenza. Il film, su cui aleggia la figura dell’autrice del romanzo, è presentato come una ricostruzione anni settanta e non come un’attualizzazione che avrebbe comportato l’aggiunta di elementi lgbt. Sospetto che un dramma originale, sempre ambientato negli anni settanta, non potrebbe permettersi di rendere invisibili i gay come fa il film.
Peter Bradshaw, The Guardian

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Questo articolo è uscito sul numero 1557 di Internazionale, a pagina 94. Compra questo numero | Abbonati