La regione semiautonoma del Puntland ha ritirato il 31 marzo il suo riconoscimento delle autorità federali somale, dopo che il parlamento di Mogadiscio ha approvato una riforma costituzionale che introduce, tra le altre cose, l’elezione diretta del presidente e gli permette di nominare il primo ministro senza l’approvazione del parlamento, scrive The East African. Finora la Somalia aveva votato con un sistema indiretto, in cui i rappresentanti dei clan facevano da intermediari. Secondo il governo le riforme sono necessarie per la stabilità politica, ma chi le critica pensa che l’esecutivo stia cercando di accentrare il potere. Le autorità del Puntland chiedono un referendum nazionale sulle riforme.

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Questo articolo è uscito sul numero 1557 di Internazionale, a pagina 22. Compra questo numero | Abbonati