Nei film e nelle serie l’idea di infiniti mondi paralleli al nostro è alquanto comune. Perciò quando Jason (Joel Edgerton) scopre di essere stato trasportato in una dimensione alternativa dove esiste un’altra versione di lui, nessuno si scompone più di tanto. Ma il creatore della serie, Blake Crouch, che ha adattato il suo romanzo del 2016, è riuscito a proporre un uso avvincente del concetto di multiverso. Jason cerca disperatamente di tornare a casa, esplorando vari mondi, e di alcuni ci sarebbe piaciuto saperne di più. Ma la serie nel complesso è abbastanza bilanciata tra fantascienza e dramma. New Scientist

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Questo articolo è uscito sul numero 1562 di Internazionale, a pagina 82. Compra questo numero | Abbonati