I libri italiani letti da un corrispondente straniero. Questa settimana la free lance norvegese Eva-Kristin Urestad Pedersen.

Il romanzo di Andrea Delogu, Contrappasso, merita attenzione. A mio parere è uno dei più compiuti tra tutti i libri (e anche tra i film) post-apocalittici: la scrittrice è riuscita a tratteggiare una bella storia che si svolge in un universo immaginato ma alla fine realistico, cioè il nostro mondo dopo una vera apocalisse. Delogu non si perde mai nelle sue fantasie. Dà l’impressione che prima di scrivere la storia della giovane giornalista Sara abbia pensato a lungo a come potrebbe essere il mondo dopo l’apocalisse e la fine della vita come la conosciamo, perché potesse essere il più convincente possibile. Forse ha pure disegnato una mappa di questo nuovo mondo, della città e dei suoi dintorni, abitati da “esterni”, e perfino scritto delle leggi, per avere un’idea chiara di come potrebbe funzionare quella società.
In ogni caso, è convincente. Per qualche giorno ho vissuto nel mondo “contrappassato”. Ho sentito l’angoscia di una realtà in cui non c’è più normalità e non c’è più il profumo di fiori in primavera, e ho provato l’indignazione di vivere sotto il controllo di una potenza irraggiungibile, intoccabile. E soprattutto, d’ora in poi ci penserò due volte prima di schiacciare una formica.

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Questo articolo è uscito sul numero 1459 di Internazionale, a pagina 86. Compra questo numero | Abbonati