La nostra vita è una toilette
senza pattumiera
dobbiamo girare per sale sconosciute
con gli assorbenti insanguinati
ficcati in borsa.

La nostra più intrinseca essenza,
avvolta in carta igienica sporca
che non sappiamo dove buttare.
Siamo bocconi coriacei di carne
da nascondere sotto il bordo dei piatti
badando bene che nessuno li veda
sorridiamo e ci complimentiamo con lo chef
ospiti a un banchetto
oppressivo e snervante.

I nostri argini interni sul punto di crollare
con un fragore che scuote l’intera esistenza.

Eva Rún Snorradóttir è una poeta e artista performativa islandese nata nel 1982. Questo testo è tratto dalla raccolta Fræ sem frjóvga myrkrið (“Semi che fecondano il buio”, Benedikt 2018). Traduzione dall’islandese di Silvia Cosimini.

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Questo articolo è uscito sul numero 1552 di Internazionale, a pagina 94. Compra questo numero | Abbonati