Un oggetto quadrato che pesa trenta grammi, poco più grande di una spilla. Con un magnete si attacca alla maglia e, con alcuni movimenti delle mani, è in grado di leggere l’email, riprodurre una canzone, scattare una foto. Gli si può chiedere qualsiasi cosa, dato che si basa sull’intelligenza artificiale Gpt-4. È questo il nostro futuro? Lo credono in tanti, non solo l’azienda Humane, che ha creato il dispositivo Ai Pin. Altre aziende stanno investendo in tecnologie simili, “da indossare”. Obiettivo: farci dimenticare lo smartphone. “La vera rivoluzione viene da ciò che puoi fare con il dispositivo. C’è ancora molto lavoro da fare su questo fronte”, commenta David Pierce su The Verge.

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Questo articolo è uscito sul numero 1538 di Internazionale, a pagina 86. Compra questo numero | Abbonati