Tutto comincia sulla soglia di una casa. Una ragazza partorisce due gemelli, Dianne e Phil. Ogni cosa è nuova per lei: la città, la casa in cui sta entrando, le facce che ha intorno e quelle dei suoi neonati. È una donna giovanissima, approdata nel vecchio continente dal nuovo. E quasi non fa in tempo a respirare l’aria del nuovo vecchio mondo che già la vita le si fa incontro prepotentemente. Con questa storia La Nuova Frontiera inaugura la sua collana Oltre, dedicata ai romanzi per giovani che superano gli steccati. Esordire con il romanzo aspro e dolce di Steinhöfel significa dare a chi legge emozioni forti che arrivano dritte allo stomaco. C’è una madre non convenzionale, Glass, che non nasconde gli uomini che ha avuto, anzi li conta: il padre dei gemelli, per esempio, è il numero tre. Poi ci sono i figli, i loro dubbi, le loro paure, la voglia di conoscere quell’uomo numero tre che li ha generati. C’è il rapporto tra i gemelli, non sempre pacifico. E poi c’è l’amore bello, confuso, tragico, ironico, pieno d’interrogativi. Questo romanzo, pubblicato per la prima volta nel 1998 in Germania, non ama le etichette facili, non ha genere, è solo pieno di vita. Adatto a chi è giovane, non solo all’anagrafe.
Igiaba Scego

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Questo articolo è uscito sul numero 1480 di Internazionale, a pagina 90. Compra questo numero | Abbonati