Sweetwater è un’area della riserva navajo, la più grande riserva per persone indigene degli Stati Uniti, situata a sud dello stato dell’Arizona. Una notte del 2021 qualcuno si è introdotto nella casa della sessantenne Ella Mae Begay e l’ha rapita. Al contrario di altre sparizioni che avvengono nella Sweetwater, quella di Ella Mae ha avuto un notevole risalto pubblico grazie soprattutto all’attivismo della nipote. Ma per ogni scomparsa di cui si parla, ogni anno ce ne sono decine che non fanno notizia e mettono in luce i limiti della polizia responsabile di sorvegliare le riserve, che non ha le risorse e le competenze per gestire un territorio così vasto, di anno in anno più conflittuale e complesso. Stolen, il podcast della giornalista indigena canadese Connie Walker, che negli ultimi anni ha raccolto successo di pubblico, un premio Peabody e perfino un Pulitzer, abbandona i terreni familiari oggetto della seconda stagione per scendere nella terra navajo, allargando forse un po’ troppo il raggio d’indagine. Ma a danneggiare il racconto, più che altro, è la nuova strategia del suo editore, Spotify, che oltre ad aver deciso di cancellare il podcast l’ha anche riempito di pubblicità che parte senza alcun preavviso, dimenticandosi del rapporto che un’inchiesta su temi così delicati costruisce con gli ascoltatori. ◆

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Questo articolo è uscito sul numero 1556 di Internazionale, a pagina 86. Compra questo numero | Abbonati