Sei un ricordo
rammendato
scheggiato qua e là
con parsimonia, da un anno all’altro
tento di custodire i tuoi frammenti
io, roccia che insiste a tramandare il ricordo
di una pianta
da un secolo all’altro
io, donna con qualche perplessa poesia d’amore
e un cuore innaturale
quanto una valigia vuota
che in tutti gli aeroporti del mondo
riceve il timbro del sovraccarico.

Leila Kordbache è una poeta e critica letteraria iraniana nata nel 1981. Autrice di più di dieci libri tra poesia e saggistica, vive a Teheran. Questo testo è tratto dalla raccolta Neshat-e gaz dar shab-e tanhaii “Perdita di gas nella notte di solitudine”, Edizioni Nimaj 2019). Traduzione dal persiano di Faezeh Mardani e Francesco Occhetto.

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Questo articolo è uscito sul numero 1525 di Internazionale, a pagina 85. Compra questo numero | Abbonati