I libri italiani letti da un corrispondente straniero. Questa settimana Michael Braun del quotidiano berlinese Die Tageszeitung.

Togliere la fiamma dal simbolo di Fratelli d’Italia? Giorgia Meloni non ci pensa proprio, anche se quel simbolo risale ai tempi dell’Msi, il partito dei reduci del fascismo fondato nel 1946. Per Meloni quell’Msi non era altro che la “destra democratica e repubblicana” e il suo leader Giorgio Almirante un politico specchiato fedele alla costituzione. Ma le cose stanno davvero così? Nel suo libro Fascisti contro la democrazia Davide Conti si dedica al percorso politico di due “missini” di primo piano, Giorgio Almirante e Pino Rauti. Viene fuori un quadro di due fascisti che predicavano “l’alternativa al sistema”, che lavoravano per preparare il terreno a favore dello scontro anche fisico con la sinistra, che s’identificavano con le dittature in Spagna, Portogallo e Grecia. Almirante, segretario dell’Msi dal 1969, che voleva riportare dentro il partito Rauti con i suoi seguaci fascistissimi di Ordine nuovo; Rauti era uno dei maggiori esponenti di destra che teorizzavano i colpi di stato; e Ordine nuovo era pesantemente implicata nella strategia della tensione. Conti fornisce un quadro completo delle loro attività, dei loro orientamenti, per concludere – in forte dissenso con Giorgia Meloni – che non erano leader di una “destra democratica”, ma “fascisti contro la democrazia”. ◆

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Questo articolo è uscito sul numero 1549 di Internazionale, a pagina 82. Compra questo numero | Abbonati