17 giugno 2015 17:59

L’esplosione di alcune bombe artigianali, trovate in un accampamento di Boko haram, ha causato la morte di civili e membri di una milizia di autodifesa che sostiene l’esercito nigeriano nella lotta contro il gruppo terrorista, nei pressi della città di Monguno, nello stato del Borno. Non si hanno ancora dati ufficiali sul numero dei morti: secondo l’Afp sarebbero 13, per la Bbc, che cita alcuni testimoni, sarebbero 20.”Sono morti alcuni dei nostri uomini nell’esplosione, oltre ai civili. Circa cinquanta persone sono invece rimaste ferite”, ha fatto sapere il leader delle milizie di autodifesa, Abdullahi Bukar Amadu. Gli ordigni artigianali erano stati trovati dai miliziani in un campo di Boko haram e portati in seguito nella vicina città di Monguno, dove sono esplosi durante il trasporto.

L’esercito nigeriano a febbraio aveva ripreso il controllo dell’area grazie a una operazione di terra sostenuta da intensi bombardamenti aerei. Ma, secondo i miliziani, Boko haram in seguito ha ripreso il controllo del territorio. Il 15 giugno un camion militare che scortava i tecnici di una società di fornitura di energia elettrica nel distretto di Damboa, nello stato del Borno, è rimasto colpito da una bomba nascosta sul ciglio della strada. Tre soldati sono morti nell’esplosione.

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