Che Matteo Renzi sia immaginifico lo sapevamo già. Ma durante la visita a Parigi ha superato se stesso, dichiarando alla conferenza stampa: “Oggi ha smesso di piovere, non c’è ancora il sole, ma si vedono le prime luci dell’arcobaleno”.

Quindi il premier non sta solo rivoluzionando il mercato del lavoro, la costituzione, la legge elettorale, la scuola, ma anche la meteorologia e l’ottica. Quello di Renzi infatti è il primo arcobaleno nella storia terrestre che si forma nella totale assenza dei suoi elementi costitutivi: il sole e la pioggia. Ne fa a meno, brilla di luce propria invece che della luce riflessa del sole nelle gocce della pioggia come usavano fare tutti i suoi banalissimi predecessori.

Potremmo anche dire: è un arcobaleno-Münchhausen, uno che fa tutto da solo, sfidando le leggi dell’ottica nella stessa maniera in cui il leggendario barone sfidò quelle della gravità. Ma forse la metafora dell’arcobaleno è più calzante di quanto il suo stesso inventore pensi. Infatti un timidissimo raggio di sole c’è: l’Italia, a quanto pare, nel 2015 riprenderà a crescere. Il pil, dopo quasi quattro anni di decrescita infelice, dovrebbe aumentare, anche se solo di un misero zero virgola.

Ma l’altra verità è che continua a piovere. Ancora poche settimane fa, tracciando il bilancio del semestre italiano alla guida dell’Ue, Renzi era stato più onesto. Allora reclamò che l’Italia aveva ottenuto almeno un cambio del vocabolario in Europa, introducendo le parole “crescita” e “flessibilità” nel discorso europeo, fatto fino ad allora di “austerità” e “solidità dei conti”.

In altre parole: Renzi è riuscito a costringere la Germania a una concessione più di facciata che di sostanza. D’ora in poi le politiche di aggiustamento saranno formulate con più tatto, con più garbo. Ne abbiamo avuto una prova nello scontro tra Grecia e Germania. In base all’intesa di lunedì non sarà più la troika a sorvegliare Atene: in futuro saranno “le istituzioni”, e sotto questo nuovo marchio continuerà imperterrita l’opera di sorveglianza.

Opera che farà sì che continuerà ancora a piovere sui paesi più esposti alla crisi. Temo che potremo ammirare ancora a lungo l’arcobaleno che tanto ha fatto gioire Renzi.

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