Alcune autobombe sono esplose nella città di Derna, vicino a Qubbah, nell’est del paese
Con una dichiarazione pubblicata su internet, i miliziani fedeli al gruppo Stato islamico hanno rivendicato la responsabilità degli attacchi nell’est della Libia. Nell’esplosione di diverse autobombe sono morte circa quaranta persone e altre settanta sono rimaste ferite. Il gruppo, che si definisce “Stato islamico, provincia Cirenaica”, ha detto che l’attacco è una vendetta per “il massacro di musulmani nella città di Derna”.
Il riferimento è ai raid aerei compiuti nella notte tra il 15 e il 16 febbraio dall’aviazione egiziana contro le postazioni del gruppo Stato islamico a Derna, che hanno provocato decine di morti. I bombardamenti sono avvenuti in risposta all’uccisione di 21 ostaggi egiziani rapiti a Sirte tra il 31 dicembre e il 3 gennaio. Reuters
Almeno 25 persone sono morte dopo che alcune autobombe sono esplose nella città di Derna, vicino a Qubbah, nell’est della Libia. Lo conferma il presidente del parlamento libico, Aguila Saleh. Saleh ha dichiarato alla televisione Al Arabiya che le bombe hanno colpito un distributore di benzina vicino a un edificio governativo.
Secondo Saleh, l’attentato rappresenterebbe una ritorsione contro i bombardamenti egiziani su obiettivi dello Stato islamico in Libia. Afp, Reuters
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