Il dibattito tra i candidati dei sette partiti che si presenteranno alle elezioni del 7 maggio è durato due ore ed è stato seguito da sette milioni di telespettatori
Non solo Miliband e Cameron. Il secondo dibattito televisivo in vista delle elezioni del 7 maggio, andato in onda la sera del 2 aprile, ha confermato una tendenza che nella politica britannica si osserva ormai da tempo, almeno dal voto di cinque anni fa: il rigido e perfetto bipartitismo all’inglese è agonizzante. Leggi
Il premier britannico David Cameron ha detto che se il partito conservatore dovesse vincere le prossime elezioni generali del 7 maggio nel Regno Unito non correrebbe poi per un terzo mandato. Resterebbe in carica quindi i prossimi cinque anni, ma non andrebbe oltre. Per il premier infatti a quel punto, come ha dichiarato durante una intervista alla Bbc, sarebbe arrivato “il tempo per un nuovo leader”.
Come suoi possibili successori Cameron ha fatto i nomi di Theresa May, ministra dell’interno, del cancelliere George Osborne e del sindaco di Londra Boris Johnson.
David Cameron è stato eletto leader del partito conservatore nel 2005 ed è diventato primo ministro nel 2010. Bbc
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